Ballarò, il mercato più colorato di Palermo

Ballarò è il mercato più colorato, antico e grande della città di Palermo e io non me lo potevo perdere.
 
Quando visito una città, mi piace perdermi tra le strade, assaporarne gli angoli, scoprire itinerari più frequentati da locali che da turisti. Soprattutto amo profondamente i mercati, i suoi aromi, assaggiare la cucina del posto, girovagare per mete meno ambite e più di “gusto”.
 
Questo accade perché credo fortemente che cibo e vino siano portatori di cultura di un luogo, che dietro una pietanza ci sia sempre una storia. Ecco il motivo, per cui amo i mercati rionali. Se vuoi sapere di più di me, ti dico subito che sono una buona forchetta e mi occupo di promozione e comunicazione turistica, non sono una travelblogger, sono una professionista del turismo. Se vuoi sapere chi sono clicca QUI.
 
Voglio portarti a Palermo e più precisamente in uno dei mercati più belli e più chiassosi della città. Ballarò, il mercato più più colorato di Palermo.
Tra tutti i mercati palermitani, per quanto mi riguarda Ballarò è decisamente il mio preferito. Lo conosci? Il più colorato e antico della città di Palermo e anche il più famoso.

 

Ballarò, il mercato più antico e colorato di Palermo

Tra tutti i mercati palermitani, per quanto mi riguarda Ballarò è decisamente il mio preferito. Lo conosci? Il più colorato e antico della città di Palermo e anche il più famoso.
 
Ogni giorno è frequentato da centinaia di persone, sia locali che turisti. Qui si trova il pesce direttamente dai pescatori, le spezie arrivate da lontano, frutta, verdura e moltissime altre cose. Si può assaporare un bicchiere di spremuta fresca di arance o di melograno, fatta sul momento. Puoi assaggiare della ricotta salata per la famosa pasta alla Norma.
 
Questo mercato è il cuore pulsante della città. Animato dalle cosiddette abbanniate, i chiassosi richiami dei venditori, per attirare i passanti. Ballarò di certo non ti lascia indifferente.
Collocato nel quartiere di Albergheria, costellato da vecchie case, stretti vicoli, e androni che si alternano a chiese e palazzi. Un fitto reticolato di edifcazioni moderne e antiche, tra facciate imponenti accostate alla decadenza. Si tratta di uno dei quartieri più antichi e pittoreschi della Sicilia, dove si può riconoscere l’anima popolare della città.
 

 

 

Ballarò, il mercato più colorato, antico e grande della città di Palermo. L’originale street food e la street art

All’interno del Mandamento Palazzo Reale o Albergheria, delimitato da Corso Tukory da un lato e via Maqueda dall’altro, si colloca Ballarò. Bancarelle piene di mercanzie, aromi, profumi e colori di frutta e verdura posizionata in modo scenografico.
 
Ballarò è tra i mercati più vivaci, dinamici di Palermo, ma anche il più lungo. L’origine del nome con molta probabilità deriva dalla parola Balhara, un villaggio islamico nei pressi di Monreale, nel quale abitavano i venditori e che giornalmente “scendevano” a Balarm per la vendita delle loro merci al Ballarò.
 
Si tratta di un mercato cosiddetto di grascia. Il significato di questo termine è cambiato nel tempo. Oggi questa parola, secondo una traduzione dal siciliano all’italiano significa letteralmente sporcizia, ma in passato la grascia era il cibo, gli alimenti.
 
La cosa bella di questo mercato, oltre i colori, è sicuramente il suo essere multietnico. Infatti non si trovano solo merci locali, ma anche ortaggi di diverse nazionalità. Per esempio il topinambur, una radice commestibile che fiorisce a fine estate con un bellissimo fiore giallo, che ricorda il girasole.
 

Non mancano le bancarelle per i bambini, con giochi e dolciumi,  gli stessi che le nonne davano come merenda: come la cubbàita, il torrone di mandorle, i cannellini, le caramelle colorate bianche, rosa e blu con la cannella, o le caramelle Terranova alla carruba, prodotte nella storica fabbrica di caramelle Carruba nel cuore del mercato.

Non solo vendita, ma anche tanti piccoli locali con tavoli all’aperto, che preparano prelibatezze culinarie, come le melanzane panate e fritte a cui aggiungere a crudo la cannella sopra e ancora pesce fresco, spaghetti ai frutti di mare, pasta fresca con le sarde, il panino con la milza e poi i cannoli, la cassata e i tanti dolci con i canditi.

Niente grandi marchi di street food, qui il cibo di strada è lo stesso di molti anni fa, quello genuino, sano preparato al momento con i prodotti locali.

 

 

 

Il mercato più colorato di Palermo, Ballarò è anche il cuore della Movida

Se nel passato il chiasso del mercato di Ballarò terminava con il calare del sole, oggi è  diventato uno dei luoghi più colorati per la vita notturna giovanile.

I locali più gettonati:  Moltivolti, Arci Porco Rosso, Ballarak e Santamarina Bistrot.

Super interattivo, il mercato di Ballarò offre anchela possibilità di visite guidate e periodiche aperture serali dei monumenti organizzate dalla Cooperativa Terradamare.

Terradamare ha sviluppato percorsi turistici alternativi, si tratta di una cooperativa turistica o meglio “cooperativa di comunità”.

 

 

Se sei interessato ad altre visite della città dai un’occhiata qui sotto.

 

 Ristoranti, locali, il mercato Ballarò, il più colorato di Palermo, è anche Street Art

Molti artisti negli ultimi anni hanno accolto l’invito di poter dare il loro contributo artistico e sociale. All’inizio del mercato non si può non notare la scritta: “Si vucìa, s’abbannìa, Ballarò è magia”  dell’artista Tutto e Niente. Questo mercato è un vero e proprio museo a cielo aperto, fatto di gente e di arte di strada, oltre che di sapori. In questo “cuore pulsante” della Palermo storica, sono stati realizzati anche murales enormi.

Le opere realizzate per Ballarò, sono state create con lo scopo di essere un tutt’uno con il mercato stesso. Collegate tra loro per essere parte di un progetto di più ampio respiro, che si ponesse come obiettivo la riqualificazione urbana attraverso l’arte sulle facciate cieche degli edifici.

Ecco la motivazione della scelta di trovare vuoti urbani, con presenza di segni di maggior degrado, ma nello stesso tempo, in grado di conservare potenzialità attrattive per la propria valenza culturale e per il legame storico alle vicende di Palermo. L’aspetto più insolito è sicuramente la scelta degli artisti, nella richiesta della collaborazione degli abitanti del quartiere durante la realizzazione dei murales, svoltasi nel corso del mese di Luglio 2018.

Tutte le opere, infatti sono state realizzate in un clima di partecipazione attiva.

Le vernici per dipingere, sono state donate da una nota ferramenta del luogo. E’ già in corso la realizzazione di un documentario che racconti la storia dell’intervento.

L’intero progetto, è stato supportato da Elenk’art che a Palermo si occupa di promuovere eventi artistici innovativi di promozione sociale.

Queste opere tuttavia non sono solamente ornamenti urbani, ma simboli ricchi di significato. Grazie alla loro realizzazione, si è voluto lanciare un segnale che risvegliasse il senso di cittadinanza, che ricordasse gli eventi storici, la tradizione del luogo a sottolineare l’identità della comunità.

Non solo street art ma anche monumenti importanti, di un passato glorioso del mercato di Ballarò. Dal punto di vista architettonico all’interno del colorato corridoio di bancarelle si possono ammirare:

La Chiesa del Carmine Maggiore, con la sua cupola maiolica blu; l’oratorio del Carminello; la Torre di San Nicolò, risalente al XIII secolo, dalla cui terrazza si può ammirare un magnifico panorama sul centro storico di Palermo e, poco distante, il Complesso Monumentale di Santa Chiara con l’oratorio e la casa d’accoglienza, simbolo della multiculturalità e accoglienza del quartiere.

 
Chiesa del Carmine Maggiore - Ballarò - Palermo
Chiesa del Carmine Maggiore – Ballarò – Palermo. Dal web

Visitare Ballarò, come tanti altri mercati, significa anche sostenere e promuovere l’integrazione tra le culture. Il mercato di Ballarò, il più colorato di Palermo, oggi vive di continui scambi e connessioni, di storie di cibi e di persone. Vive infatti, anche grazie alle numerose cooperative e associazioni di giovani di quartiere, come ad esempio il birrificio Ballarak e Handala, un’associazione di volontariato che si occupa di educazione di strada e di percorsi di cittadinanza attiva.

I ragazzi di Ballarò ce la mettono tutta per riqualificare il quartiere e riportare alla luce la sua storia magica.

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I murales di Ballarò, rendono questo mercato tra i più colorati della Sicilia

 

 

 

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