Ballarò, il mercato più antico e colorato di Palermo
Ballarò, il mercato più colorato, antico e grande della città di Palermo. L’originale street food e la street art
Non mancano le bancarelle per i bambini, con giochi e dolciumi, gli stessi che le nonne davano come merenda: come la cubbàita, il torrone di mandorle, i cannellini, le caramelle colorate bianche, rosa e blu con la cannella, o le caramelle Terranova alla carruba, prodotte nella storica fabbrica di caramelle Carruba nel cuore del mercato.
Non solo vendita, ma anche tanti piccoli locali con tavoli all’aperto, che preparano prelibatezze culinarie, come le melanzane panate e fritte a cui aggiungere a crudo la cannella sopra e ancora pesce fresco, spaghetti ai frutti di mare, pasta fresca con le sarde, il panino con la milza e poi i cannoli, la cassata e i tanti dolci con i canditi.
Niente grandi marchi di street food, qui il cibo di strada è lo stesso di molti anni fa, quello genuino, sano preparato al momento con i prodotti locali.
Il mercato più colorato di Palermo, Ballarò è anche il cuore della Movida
Se nel passato il chiasso del mercato di Ballarò terminava con il calare del sole, oggi è diventato uno dei luoghi più colorati per la vita notturna giovanile.
I locali più gettonati: Moltivolti, Arci Porco Rosso, Ballarak e Santamarina Bistrot.
Super interattivo, il mercato di Ballarò offre anchela possibilità di visite guidate e periodiche aperture serali dei monumenti organizzate dalla Cooperativa Terradamare.
Terradamare ha sviluppato percorsi turistici alternativi, si tratta di una cooperativa turistica o meglio “cooperativa di comunità”.
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Ristoranti, locali, il mercato Ballarò, il più colorato di Palermo, è anche Street Art
Molti artisti negli ultimi anni hanno accolto l’invito di poter dare il loro contributo artistico e sociale. All’inizio del mercato non si può non notare la scritta: “Si vucìa, s’abbannìa, Ballarò è magia” dell’artista Tutto e Niente. Questo mercato è un vero e proprio museo a cielo aperto, fatto di gente e di arte di strada, oltre che di sapori. In questo “cuore pulsante” della Palermo storica, sono stati realizzati anche murales enormi.
Le opere realizzate per Ballarò, sono state create con lo scopo di essere un tutt’uno con il mercato stesso. Collegate tra loro per essere parte di un progetto di più ampio respiro, che si ponesse come obiettivo la riqualificazione urbana attraverso l’arte sulle facciate cieche degli edifici.
Ecco la motivazione della scelta di trovare vuoti urbani, con presenza di segni di maggior degrado, ma nello stesso tempo, in grado di conservare potenzialità attrattive per la propria valenza culturale e per il legame storico alle vicende di Palermo. L’aspetto più insolito è sicuramente la scelta degli artisti, nella richiesta della collaborazione degli abitanti del quartiere durante la realizzazione dei murales, svoltasi nel corso del mese di Luglio 2018.
Tutte le opere, infatti sono state realizzate in un clima di partecipazione attiva.
Le vernici per dipingere, sono state donate da una nota ferramenta del luogo. E’ già in corso la realizzazione di un documentario che racconti la storia dell’intervento.
L’intero progetto, è stato supportato da Elenk’art che a Palermo si occupa di promuovere eventi artistici innovativi di promozione sociale.
Queste opere tuttavia non sono solamente ornamenti urbani, ma simboli ricchi di significato. Grazie alla loro realizzazione, si è voluto lanciare un segnale che risvegliasse il senso di cittadinanza, che ricordasse gli eventi storici, la tradizione del luogo a sottolineare l’identità della comunità.
Non solo street art ma anche monumenti importanti, di un passato glorioso del mercato di Ballarò. Dal punto di vista architettonico all’interno del colorato corridoio di bancarelle si possono ammirare:
La Chiesa del Carmine Maggiore, con la sua cupola maiolica blu; l’oratorio del Carminello; la Torre di San Nicolò, risalente al XIII secolo, dalla cui terrazza si può ammirare un magnifico panorama sul centro storico di Palermo e, poco distante, il Complesso Monumentale di Santa Chiara con l’oratorio e la casa d’accoglienza, simbolo della multiculturalità e accoglienza del quartiere.
Visitare Ballarò, come tanti altri mercati, significa anche sostenere e promuovere l’integrazione tra le culture. Il mercato di Ballarò, il più colorato di Palermo, oggi vive di continui scambi e connessioni, di storie di cibi e di persone. Vive infatti, anche grazie alle numerose cooperative e associazioni di giovani di quartiere, come ad esempio il birrificio Ballarak e Handala, un’associazione di volontariato che si occupa di educazione di strada e di percorsi di cittadinanza attiva.
I ragazzi di Ballarò ce la mettono tutta per riqualificare il quartiere e riportare alla luce la sua storia magica.
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